Mentre la tecnologia corre verso l’automazione e la realtà aumentata, cresce un fenomeno opposto: la riscoperta del digitale lento. In un mondo saturo di notifiche e intelligenza artificiale, sempre più persone scelgono dispositivi che fanno meno e permettono di disconnettersi.
Nel 2025, i dumbphone tornano di moda tra i creativi, gli studenti e i manager in cerca di concentrazione. Le aziende producono telefoni senza social, senza schermi a colori, pensati per chiamare, inviare SMS e poco più. Anche i notebook minimalisti, che bloccano internet e app, stanno conquistando quote di mercato.
Alcuni hotel offrono pacchetti “offline detox”, e le scuole sperimentano ore settimanali senza schermi. È la reazione naturale a un’era iperconnessa: la lentezza digitale diventa sinonimo di qualità, benessere mentale e libertà interiore. Un paradosso? Forse. Ma è anche una nuova forma di tecnologia: quella che insegna a non usarla sempre.