Il lavoro da remoto ha fatto un altro salto evolutivo nel 2025. Le aziende più innovative stanno sostituendo le videoconferenze con uffici virtuali immersivi: ambienti 3D accessibili da visori o desktop dove colleghi interagiscono tramite avatar realistici, presentano progetti su lavagne digitali e camminano in “stanze” virtuali.

Nel frattempo, l’intelligenza artificiale ha assunto un nuovo ruolo: non più solo strumenti passivi, ma colleghi virtuali con cui si lavora fianco a fianco. Scrivono bozze, analizzano dati, sintetizzano riunioni, propongono idee. Alcuni team hanno già integrato AI nei flussi di lavoro quotidiani con risultati sorprendenti in efficienza e creatività.

Nonostante l’euforia tech, resta centrale il bisogno di equilibrio umano-digitale: il lavoro del futuro non sarà affidato alle macchine, ma alla collaborazione uomo-AI, con nuove competenze richieste e nuovi ruoli da costruire.

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